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Accadde oggi: 15 aprile 1935 pari tra Turiello e Montanez
Il 15 aprile 1935 il Teatro Puccini di Milano era “strapieno”, perchè allora la boxe funzionava bene non solo come spettacolo, ma anche perchè la gente aveva la possibilità di vedere in azione fior fiore di campioni. Quella sera combatteva un idolo del pubblico milanese, si trattava di Saverio Turiello, un leggero che aveva il difetto di essere bravo, ma soprattutto di essere furbo. Quando non lo sosteneva la bravura, ci pensava la sua furbizia a salvare la situazione. Quella sera la “Pantera di Milano”, come veniva chiamato, aveva una brutta gatta da pelare. Il suo avversario si chiamava Pedro Montanez, appena 21 anni, un record zeppo di vittorie prima del limite, evitato con cura da tutti. Turiello accettò la sfida contro colui che gli spagnoli avevano soprannominato “El diablo”. Turiello veniva da due sconfitte subite ad opera di Enrico Venturi e Carlo Orlandi, parliamo di fuoriclasse, per intenderci. Qualcuno diceva che era un po’ azzardato affrontare un pugile come Montanez dopo due battute d’arresto come le sue. Ma per Turiello non esisteva più forte o più pesante, lui saliva sul ring e “vivisezionava” il suo avversario nelle prime fasi di studio. L’incontro con Montanez fu durissimo, Turiello fu pure contato, ma Montanez si trovò spesso a scacciare le mosche con le incredibili schivate della “Pantera” che si divertiva a cambiare strategia round dopo round. Alla fine delle 10 riprese fu stilato un risultato di parità non gradito da Montanez, il quale scendendo dal ring disse che per vincere la prossima volta a Milano avrebbe messo ko l’avversario. Purtroppo mantenne la parola e a farne le spese fu “el negher” Carlo Orlandi, uno dei nostri campioni più grandi. Montanez fu giudicato a lungo “re senza corona”. Ciò non gli impedì di essere considerato tra i più grandi portoricani di sempre insieme a Sixto Escobar, Hector Camacho, Carlos Ortiz, Wilfredo Benitez, Josè Torres, tanto per fare alcuni nomi. La grandezza di Montanez serve ancora oggi come parametro per capire la bravura di Saverio Turiello.
(alb)